Terra di sogno, pianeta d'inferno - frammento


Lo squillo improvviso la colse di sorpresa, facendole rovesciare il caffè che stava sorseggiando.
-Pronto!- gridò afferrando il telefono.
- Polly scappa subito stanno venendo...- Cadde la linea. Era la voce di Alice.
-Porca troia...- imprecava Polly cercando di richiamare, senza riuscirci: niente campo.
"Cazzo" pensò "hanno oscurato i cellulari"
Fracasso pazzesco, e urla nella cabina accanto.
- Merda..- mormorò Polly, mentre, socchiudendo la porta, spiava gli sbirri che irrompevano da Johnny.
Rientò, cercò il mitra nascosto nel cassetto delle mutande, si fece coraggio, e uscì correndo, sperando che non la vedessero.
Ma la videro. Gridarono, lanciandosi all'inseguimento.
La bloccarono dopo pochi metri: un'altra squadra, infatti, gli aveva chiuso la via di fuga.
-Butta l'arma- le intimarono.
Lei lo fece.
Poi le dissero di mettere le mani sulla testa.
Fece anche quello.
A quel punto uno di quei picchiatori le si avvicinò e la colpì al volto con un violento manrovescio; Polly crollò in ginocchio.
Poi, da dietro, una manganellata la colpì ai reni.
Quando cadde a terra iniziarono a riempirla di calci.
Dopo un pò la tirarono su e la trascinarono per mezza astronave, costringendola a subire gli insulti e gli sputi di gruppi di invasati. 
Finalmente giunsero al magazzino che era stato adibito a prigione, aprirono i cancelli e Polly li vide: i ribelli, quelli scomodi, i diversi, i criminali, i disadattati..
La gettarono dentro con loro. 

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